"Se la verità è un cerchio e l'amore è una sfera,
la libertà non ha forma perché è infinita" (mir)

venerdì 2 marzo 2012

Come ogni Uomo e ogni Donna, ogni Libro ha un Centro

Recensione del libro IL SUONO SACRO DI ARJIAM di Daniela Lojarro
 La Recensione di Miriam Trecco per il libro di un'amica


© Trecco Design. Tutti i diritti riservati.



Come ogni UOMO e ogni DONNA, ogni LIBRO ha un CENTRO.

Come in ogni storia, ci si avvicina dapprima solo alla periferia; come in ogni incontro, anche l’incontro col libro conosce all'inizio solo l’esterno di una copertina.

Un libro è entrambi, uomo e donna, ed è un capolavoro, un’opera d’arte se avvinghia tutti e due i sessi alla lettura.
Un libro è la comunione dei sensi, l’incontro di due centri.

L’incontro con un libro si fa in punta di piedi, lo si sfoglia in varie tappe, perché il libro è fatto di tanti strati.
I libri dovrebbero essere rotondi, peccato che i libri hanno gli angoli!

Però, talvolta succede che, leggendo certi libri, gli angoli scompaiono.

Il libro di Daniela Lojarro è rotondo, rotondo come il suo canto, rotondo come la terra e, come lei, è fatto di tantissimi sedimenti geologici, perché parla diiniziazioni, parla alle anime, parla dell’intimità. .....* ..... * ...... * ...... *     ..... *  





Avvicinarsi a questo libro significa conoscersi attraverso di lui, perchè ha dentro due specchi, quello di una donna e quello di un uomo, i due protagonisti.


Ha dentro anche molte altre anime che, in fondo siamo noi e, se lo apri per caso a pag. xyz ...... 








..... * ..... * ..... * ..... * ..... *  ..... * ..... *   ..... * ...... *






..... il libro ti risponde con delle frasi soavemente combinate, come lo fanno i compositori bravi con le note. Chi lo ha scritto opera con la musica, conosce il segreto del suono e l’armonia del canto.

Chi lo legge dapprima lo annusa; poi, lo fa stare in diversi angoli della casa; infine, un bel giorno, viene invitato da lui stesso ad entrare nelle sue pagine. Allora, il lettore si incammina alla scoperta di ciò che questo libro custodisce: si aprono prima le porte, poi le stanze e, subito dopo, i tramonti e le albe; infine, con la Luna atavica si apre un intero pianeta.

E’ un libro, in 697 pagine senza angoli, per chi vuole immergersi nella musica delle sfere. E' con il permesso dell’autrice che riporto alcuni scorci di questo panorama, aprendo per caso la pag. 235.

Daniela Lojarro scrive queste parole:

« ....l’amavo perchè per la prima volta in vita mia qualcuno aveva visto in me una persona e non solo un essere dotato di un talento che avrebbe potuto essere utile per risanare o predire il futuro; ma ero un Magh e  non avevo mai dovuto provvedere a me stesso: come avrei potuto provvedere a lei? – sottolineò con amarezza.....».

E’ la verità che rende un uomo libero. Il paradosso della lettura è che, come lettore, si è preda di frasi che ti catturano ma che, in  fondo, ti regalano il futuro nel passato o il passato nel presente; frasi che ti fanno partecipe di attimi e percorsi infiniti, come sono infinite le verità.

Cito a pag 497: 

«  -Nulla è solo ciò che sembra - : sarebbe dovuto bastare questo avvertimento per mettere in guardia sull’ambiguo potere del Cristallo del Tempo, eppure l’uomo, affascinato dalla Sintonia, ogni volta lo aveva accettato senza apparentemente riflettere sulle conseguenze della sua scelta. Anche lei,  in più occasioni, avrebbe avuto la possibilità di compiere un’altra scelta: se avesse rinunciato al Cammino della Conoscenza, la sua intera vita sarebbe stata più semplice e, sopratutto, non si sarebbe dovuta separare da Uszrany; ma ogni volta l’aveva testardemente confermata. Probabilmente anche lei era, come Sahrjym, come il nobile Mazdraan e come tutti quelli che avevano accettato il Cristallo, animata dal desiderio di sollevare il velo ».

E’ giunta l’ora di sollevare il capo, è giunta l’ora di sollevare la copertina di un colore verdemare, creata con le gocce armoniche da una sua carissima amica, musicista e compositrice, Charlotte Hug, dal titolo Partiture sott’acqua“.

Sul frontespizio appaiono due giraffe,  forse stupite nello ritrovarsi scritto sul retro della pagina Contrappunto Agenzia Letteraria Europea e, subito sotto, Natascia Pane editor.
In prima pagina Daniela Lojarro IL SUONO SACRO DI ARJIAM e la casa editrice EdiGio’ di Pavia. Il logo è un cerchio che racchiude un’altro cerchio. I caratteri tipografici, che scandiscono il ritmo dell'interno del libro, sono meravigliosamente scelti e richiamano la rotondità dell'opera.


Nel PROLOGO dal titolo "La maschera” il libro viene alla luce con un primo fragile vagito che è, al tempo stesso, dipinto nel riflesso di toni gialli e arancioni con sfumature tendenti al rosso carminio.

... per gentile ok di uno dei miei gatti © miao | Trecco Design
               


«L’estate volgeva al termine, ma il sole dardeggiava ancora su Tuhtmaar, la capitale del regno di Arjiam.»

Così inizia il libro e qui termina la recensione. Punto e a capo.


puntini ... puntini ... Scritto il 23.10.2010 in una notte di Luna Piena, per una cara amica e impaginato con le possibilità grafiche di Facebook di questo periodo. Tutte le foto sono scattate nella mia  casa di Mainz gli ultimi giorni di ottobre. Il libro mi è arrivato per posta dalla Svizzera il 25 Settembre 2010 e io ho aperto il pacco postale alle 12.

Pubblico questa recensione per la prima volta su Facebook il giorno 1.11.2010 come regalo per una grande amica e auguro con questo gesto al suo libro di poter raggiungere molte altre anime sapendo che con questo libro l’Armonia si diffonderà e l’eco del silenzio nel leggerlo ne sarà suo ambasciatore.

Come una grande poetessa Alda Merini ha raggiunto la mia di anima, proprio oggi al 1° anniversario della sua morte, io Miriam Trecco sono triste che una Grande Dame della poesia sia scomparsa, ma altrettanto felice di aver scritto una recensione per l’opera di una Madame del canto, del suono e della prosa: la mia carissima amica Daniela Lojarro.
Oggi mi sento un ape operaia che ha ancora molto da fare, da scrivere e da dipingere, perchè mi sento figlia di un Ape Regina come lo è stata e continua ad essere per me Alda Merini e sotto le ali protettrici di quest’ape furibonda auguro a questo libro di «volare » .


 © Trecco Design. pubblicata su Facebook l' 1.11.2010 da Miriam Trecco. Alcuni diritti riservati.

Nota:  testo, foto, illustrazioni e dipinti, tutti i diritti riservati. Gradita è  la condivisione.
- con la citazione del mio nome e ovviamente dell'autrice del libro Daniela Lojarro -