"Se la verità è un cerchio e l'amore è una sfera,
la libertà non ha forma perché è infinita" (mir)

lunedì 8 agosto 2011

Panna Barocca

© Miriam Trecco, 2011. Tutti i diritti riservati.

"Effettivamente nessuno più di loro è restio a riconoscere il mio ruolo di benefattrice. Eppure anch'essi mi sono debitori, sotto aspetti diversi e alquanto importanti: prima di tutto per la mia ancella Filautìa, della quale si beano e che li fa sentire al settimo cielo". (Erasmo da Notterdam, Elogio della Follia, Giunti Editore, serie Acquarelli, p. 97).


Mir · Omaggio in occasione dell'omonima Mostra a Palazzo Reale di Milano (22.9.2011 - 29.1.2012)

A come Artemisia - ARTEMISIA GENTILESCHI - Storia di una passione

Nata a Roma l'8 luglio 1593, morta a Napoli nel 1653, non si sa quando. Si sa di lei che fu stuprata da un certo Agostino Tassi, un pittore di paesaggi, amico del padre Orazio Gentileschi, celebre pittore, erano entrambi anche capaci frescanti. Si sa di lei che fu la prima donna ad essere ammessa all'Accademia del Disegno di Firenze nel 1616. Si sa di lei che visse con successo della sua arte ed ebbe fra i tanti brillanti contatti epistolari anche Galileo Galilei. Fra i suoi estimatori si annovera Michelangelo Buonarrotti il giovane (nipote di Michelangelo), che le commissiona fra l'altro un particolare dipinto: L'allegoria dell'Inclinazione.

Roberto Longhi, 300 anni dopo, fu il primo nel suo saggio Gentileschi padre e figlia, esattamente nel 1916 a dedicarle seria attenzione quale grandissimo conoscitore e critico d'arte. La stessa moglie, Anna Banti, si rivelò una delle prime scrittrici che adottarono la figura di Artemisia quale protagonista di romanzi; molti dei quali negli anni Settanta fanno del nome Artemisia una forma di autorivendicazione femminista.

Friedrich Nietzsche scrisse: "Il grande stile nasce quando il bello riporta vittoria sull'immagine". Ritengo che il grande stile di Artemisia invece nasca quando finalmente il talento pittorico e artistico riporta vittoria sull'abuso dell'immagine come simbolo ideologico di rivalsa femminile. Ahimè sarebbe troppo riduttivo. Ma a 400 anni esatti dallo stupro subito, nel 2011 si riaccende un'illuminante luce sul suo passato e a maggior ragione presento il mio omaggio parafrasando graficamente l'uso del colore dal forte tono giallo acceso, quasi a dispetto del paglierino giallo Napoli, città dove ancora oggi non si sa in che giorno quest' artista italiana si spegne alla rotonda età di anni sessanta. Ripropongo anche un vestito di seta, dal dipinto a olio del 1620, Giaele e Sisara, ubicato attualmente al Museo delle Belle Arti di Budapest, quale rapprensentante del  caratteristico  GIALLO Artemisia; è un vestito preso a prestito dagli armadi della preziosa collezione d'abiti della famiglia Gentileschi. Il paradosso della giustizia nella storia dell'arte è tutto qui: l'uomo è inchiodato a terra, mentre il quadro è appeso! Il peso di un chiodo fisso: sí lei diceva di aver imparato a dipingere bene, come un uomo!



© Miriam Trecco, Febbre di Affresco® 2011. Tutti i diritti riservati.
Immagine Artemisia Gentileschi - Autoritratto come martire,  ca. 1615, olio su tela 32 cm x 24 cm, collezione privata. 



Artemisia Gentileschi, Giaele e Sisara, 1620, Museo di Belle Arti di Budapest.



Dedicato ad Artemisia era già da anni un piccolo corpo celeste:  l'Asteroide 14831 Gentileschi, scoperto nel 1987, ma è solo ora, nella mostra di Milano, a Palazzo Reale, Artemisia Gentileschi - Storia di una passione (4 video) che a mio giudizio, si riesce eccellentemente a dimostrare la preziosità di questa artista. Una biografia in formato MP3, rivela in uno dei video dei particolari eclatanti.

Agostino d'Ippona scrisse la ben nota frase: "Ama e fa ciò che vuoi". La rivalsa di Artemisia sull'oscura vicenda dell'invidioso e brutale collega pittore Agostino Tassi si cela davvero tutta in questa frase. I curatori della Mostra: Roberto Contini e Francesco Solinas affermano giustamente che Artemisia nella sua Oeuvre dipinge davvero come vuole, quello che vuole. Chapeu! (mir)

di Miriam Trecco da Magonza, scrivana, frescante in cerca di muro. (18.10.2011)


Fonte immagini di pubblico dominio: > Wikipedia - Artemisia Gentileschi


Credit by Agnès Merlet - Film ARTEMISIA

Mi permetto di consigliare il video DVD del celebre Film omonimo di Agnès Merlet, di cui allego la locandina.