"Se la verità è un cerchio e l'amore è una sfera,
la libertà non ha forma perché è infinita" (mir)

mercoledì 21 marzo 2012

✿ primavera ✿

Villa di Livia, affreschi del triclinio, Palazzo Massimo alle Terme, Roma. Un affresco magico che parla di cose infinite, che parla di primavere iniziate, maturate, finite e ricominciate. Ieri 20 marzo alle ore 6:14 MEZ è iniziata la PRIMAVERA per l'anno 2012, che porta il nome di frühling in lingua tedesca.


Villa di Livia, affreschi del triclinio, Palazzo Massimo alle Terme, Roma, Wikipedia, immagine di pubblico dominio


Per la religione Bahá'í il 21 marzo è il primo giorno dell'anno e si festeggia con la celebrazione del Naw-Rúz. Cosí come mi piace pensare che il frutto maturo cade per terra e inizia a rotolare, allo stesso modo penso alla processione degli equinozi  e al moto infinito delle sfere, alla loro musica e al canto delle balene. Oggi e domani la Luna si trova nella costellazione dei pesci.

E' cosa risaputa che gli artisti siano folli e che quindi ballino, cantino e siano felici ad ogni occasione e per cosí poco. Nel film 'Mamma Roma* di Pier Paolo Pasolini, la genialità artistica di Anna Magnani afferma in un dialogo:

. . . . . 

   

Anna: - Ma tu perché fai sta vita, chi te l'ha fatto fare? Ma manco te tu lo sai! Lo sai che la colpa è tua sí! Di quello che uno è, la colpa è solo sua, lo sai sí?

Altra donna: - Bè è una cosa capita!


Anna: - Sí, ma il male che fai te per colpa tua è come 'na strada dove ce camminano pure l'altri, quelli che non c'hanno colpa.
. . . . . 

Amo la canzone tedesca 'Immer wieder kommt ein neuer Frühling' di Rolf Zuckowski, ne allego due versioni musicali, pescate in web: la prima facile facile e la seconda ludica e 'fisarmonicosa', ringraziando cantanti, suonatori e compositori di musica, video e parole.

*  la versione 'Mamma Roma' del film di Pasolini è in russo.
     MIR I AM (un mix di russo e americano, ringrazia) 
Мама Рома / Mamma Roma (1962)



domenica 4 marzo 2012

Recensione: Liber Novus e Il Logos e Pan


© Trecco Design. Tutti i diritti riservati.



✿ Recensione: Liber Novus e Il Logos e Pan

pubblicata su Facebook  da Miriam Trecco domenica 10 luglio 2011 alle ore 22.58 ·


LIBER NOVUS, il titolo del libro rosso di Carl Gustav Jung*, a ottantanni dalla sua conclusione, viene pubblicato in Italia l'11.11.2010, a mezzo secolo dalla morte del suo autore. The Red Book, viene chiamato in lingua inglese, edito in America il 18.10.2009, in parallelo ad una stessa mostra celebrativa in onore del noto psicologo e scrittore svizzero. Ma queste date e il perchè Jung non volesse pubblicare questo suo libro hanno del misterioso, soprattutto in relazione a quanto sto per scrivere e ai collegamenti indiretti con il tema del libro di Fabrizio Giusti "Il Logos e Pan: viaggio alla ricerca delle cause prime ed ultime dell’umanitàdi recente pubblicazione, presentato con successo nel maggio 2011 al Salone Internazionale del Libro di Torino dalla casa editrice Tipheret.


Oggi è il 10 luglio 2011, sono 111 giorni esatti dalla pubblicazione del libro "Il Logos e Pan" che il 21.3.2011 è proprio un fresco 'primaverile' di stampa. Vengo subito al dunque: la mia recensione è dovuta ad un caso fortunato; credo di intuire in questo giorno d'estate la ragione ultima ed ignota per la quale Carl Gustav preferisse a suo tempo tacere e non pubblicare. Sconcertante è stato trovare per caso alcune figure come se giocassi a scacchi col passato. Riporto il 'malloppo' da brava 'pirata' del web, lo deposito qui come da dovere e ringrazio chi vorrà leggere entrambi i libri, in fondo "Tutto è Uno - scrisse l'autore F. Giusti - ho impiegato 220 pagine per spiegarlo". 

Veniamo ai fatti:
Credo che Jung nel suo profondo lavoro di ricerca, si fosse 'imboscato' nel Vangelo di Verità 1/6, e come tutte le altre sue intuizioni, avesse avuto anche questa volta una geniale idea: quella di mettersi al lavoro in assoluto silenzio e di dire a tutti di avere in opera un libro segreto e di non volerlo assolutamente pubblicare o almeno non adesso. Il perchè del suo silenzio è credo contenuto in queste tre righe, un estratto:

"Nessuno poteva impadronirsi di questo (libro), poichè era riservato a colui che lo afferrerà, a colui che sarà immolato. Nessuno di coloro che credettero alla salvezza potè essere manifestato fino a che quel libro non fece la sua apparizione. (...) fino a quando (...)

tratto da: "Vangelo di Verità 1/6"
Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Vangelo_della_Verità

Un pirata anonimo, come si chiamano oggi coloro che scrivono, cercano e scambiano immagini e contenuti nel web anche spesso senza citare le fonti, commenta un video dello stesso titolo: 'Vangelo di Verità' tratto dai vangeli gnostici, come segue. (Riporto le testuali parole dell'autore anonimo che si firma con il nome de plume polkatwist e che comunque non aggiunge nient'altro riguardo al libro di Jung): 

"Il Vangelo di Verità fa parte dei codici copti scoperti a Nag Hammadi, in Egitto.
Il codice nel quale è inserito fu inizialmente denominato "Codex Jung", ed è l'unico pervenuto in Europa in quanto fu acquistato a Bruxelles (nel 1952) per conto dell' Istituto Jung di Zurigo: oggi si trova al Vecchio Cairo, nel Museo copto, sotto la designazione, ormai universale, di Codice I.
In questo codice sono contenuti, nell'ordine: la Lettera di Giacomo, il Vangelo di Verità, il Trattato Tripartito (denominato inizialmente de Tribus Naturius) e una Preghiera di Paolo". Fine della citazione

Premetto che Il libro "Il Logos e Pan" che ha come seconda copertina un bellissimo lavoro giovanile in bianco e nero del Maestro Escher, mi ha colpito leggendo solo numero due pagine.

Ritornando al dunque: sono le ore 18.48 quando leggo le parole di cui sopra e subito mi metto al lavoro per montare tutti i pezzi del puzzle. Precedentemente mi ero infatti imbattuta nel testo integrale del famoso inno gnostico "IL TUONO, mente perfetta" noto anche come (1) Inno a Iside, 3°-4° sec. a.C., autore anonimo, testo ritrovato in un papiro a Chenobskion, presso Nag Hammadi.

Sembra che la parola TUONO o VERBO, sia la sposa del LOGOS o Anima Superiore, Spirito Santo, o Intelletto Sovrano e Trascendente. Tutte cose di cui si parla  e di cui si è già parlato nel 'Liber Novus' di Fabrizio Giusti dal magnetico titolo "Il Logos e Pan: viaggio alla ricerca delle cause prime ed ultime dell’umanità". 

Sembra che anche Iside, la Grande Madre e altre entità sconosciute, proprio oggi 10 Luglio 2011, si uniscano alle remote ragioni segrete di Jung nell' intrecciarsi fascinosamente a bordo di questo libro che viaggia già in acque internazionali.

Marcel Proust scrisse: "Das Bedürfnis zu sprechen hindert nicht nur am Hören, sondern auch am Sehen". Non a caso uno scrittore francese, tradotto in lingua tedesca! Ja, natürlich! Traduco liberamente dal tedesco: "Il bisogno di parlare a volte ci impedisce non solo di sentire, ma anche di vedere". Non ci rimane altro che leggere, non ci rimane altro che scrivere.

Così anche Zarathustra parlò.  Vi presento il Liber Novus di Fabrizio Giusti, un percorso conoscitivo, non solo filosofico, quasi metafisico, quasi trascendente, un "Tuono di Libro".

di Miriam Trecco, da Magonza, scrivana, frescante in cerca di muro. (10.7.2011)

© Trecco Design. 4.3.2012.
Alcuni diritti riservati.*



© Trecco Design, recensione di Miriam Trecco da Magonza, 10.7.2011. * Gradita è la condivisione con  la citazione del mio nome e naturalmente dell'autore del libro Fabrizio Giusti e della casa editrice Thiperet.  Grazie.


Carl Gustav Jung (* 26. Juli 1875 in Kesswil; † 6. Juni 1961 in Küsnacht)

Credito: Video - Documentario dedicato a Carl Gustav Jung: "Dal Profondo dell'Anima" 1-6  di Werner Weick. Mir·ci!



Affresco: Tempio di Iside, Pompei, fonte Wikipedia, immagine di pubblico dominio


Nota: Sitografia:
(1) ISIDE: Trattando questo blog il tema dell'affresco, mi permetto di aggiungere alcuni bonus informativi e di approfondimento.

Inno a ISIDE; 3°-4° sec. a.C. (rinvenuto a Nag Hammadi, Egitto, autore anonimo):

Perchè io sono la prima e l'ultima
io sono la venerata e la disprezzata,
io sono la prostituta e la santa,
io sono la sposa e la vergine,
io sono la mamma e la figlia,
io sono le braccia di mia madre,
io sono la sterile, eppure sono numerosi i miei figli.
Io sono la donna sposata e la nubile,
io sono colei che da la luce a colei che non ha mai procreato,
io sono la consolazione dei dolori del parto
io sono la sposa e lo sposo,
e fu il mio uomo che mi creò.
Io sono la madre di mio padre,
io sono la sorella di mio marito, ed egli è il mio figlio respinto.
Rispettami sempre,
perchè io sono la scandalosa e la magnifica.


> Affresco, tempio di Iside, Pompei, Wikipedia


> Testo completo 'Inno a Iside' in inglese: http://www.gnosis.org/naghamm/thunder.html



post by .¸¸><((((*> ✿ мiя ✿ 

venerdì 2 marzo 2012

Come ogni Uomo e ogni Donna, ogni Libro ha un Centro

Recensione del libro IL SUONO SACRO DI ARJIAM di Daniela Lojarro
 La Recensione di Miriam Trecco per il libro di un'amica


© Trecco Design. Tutti i diritti riservati.



Come ogni UOMO e ogni DONNA, ogni LIBRO ha un CENTRO.

Come in ogni storia, ci si avvicina dapprima solo alla periferia; come in ogni incontro, anche l’incontro col libro conosce all'inizio solo l’esterno di una copertina.

Un libro è entrambi, uomo e donna, ed è un capolavoro, un’opera d’arte se avvinghia tutti e due i sessi alla lettura.
Un libro è la comunione dei sensi, l’incontro di due centri.

L’incontro con un libro si fa in punta di piedi, lo si sfoglia in varie tappe, perché il libro è fatto di tanti strati.
I libri dovrebbero essere rotondi, peccato che i libri hanno gli angoli!

Però, talvolta succede che, leggendo certi libri, gli angoli scompaiono.

Il libro di Daniela Lojarro è rotondo, rotondo come il suo canto, rotondo come la terra e, come lei, è fatto di tantissimi sedimenti geologici, perché parla diiniziazioni, parla alle anime, parla dell’intimità. .....* ..... * ...... * ...... *     ..... *  





Avvicinarsi a questo libro significa conoscersi attraverso di lui, perchè ha dentro due specchi, quello di una donna e quello di un uomo, i due protagonisti.


Ha dentro anche molte altre anime che, in fondo siamo noi e, se lo apri per caso a pag. xyz ...... 








..... * ..... * ..... * ..... * ..... *  ..... * ..... *   ..... * ...... *






..... il libro ti risponde con delle frasi soavemente combinate, come lo fanno i compositori bravi con le note. Chi lo ha scritto opera con la musica, conosce il segreto del suono e l’armonia del canto.

Chi lo legge dapprima lo annusa; poi, lo fa stare in diversi angoli della casa; infine, un bel giorno, viene invitato da lui stesso ad entrare nelle sue pagine. Allora, il lettore si incammina alla scoperta di ciò che questo libro custodisce: si aprono prima le porte, poi le stanze e, subito dopo, i tramonti e le albe; infine, con la Luna atavica si apre un intero pianeta.

E’ un libro, in 697 pagine senza angoli, per chi vuole immergersi nella musica delle sfere. E' con il permesso dell’autrice che riporto alcuni scorci di questo panorama, aprendo per caso la pag. 235.

Daniela Lojarro scrive queste parole:

« ....l’amavo perchè per la prima volta in vita mia qualcuno aveva visto in me una persona e non solo un essere dotato di un talento che avrebbe potuto essere utile per risanare o predire il futuro; ma ero un Magh e  non avevo mai dovuto provvedere a me stesso: come avrei potuto provvedere a lei? – sottolineò con amarezza.....».

E’ la verità che rende un uomo libero. Il paradosso della lettura è che, come lettore, si è preda di frasi che ti catturano ma che, in  fondo, ti regalano il futuro nel passato o il passato nel presente; frasi che ti fanno partecipe di attimi e percorsi infiniti, come sono infinite le verità.

Cito a pag 497: 

«  -Nulla è solo ciò che sembra - : sarebbe dovuto bastare questo avvertimento per mettere in guardia sull’ambiguo potere del Cristallo del Tempo, eppure l’uomo, affascinato dalla Sintonia, ogni volta lo aveva accettato senza apparentemente riflettere sulle conseguenze della sua scelta. Anche lei,  in più occasioni, avrebbe avuto la possibilità di compiere un’altra scelta: se avesse rinunciato al Cammino della Conoscenza, la sua intera vita sarebbe stata più semplice e, sopratutto, non si sarebbe dovuta separare da Uszrany; ma ogni volta l’aveva testardemente confermata. Probabilmente anche lei era, come Sahrjym, come il nobile Mazdraan e come tutti quelli che avevano accettato il Cristallo, animata dal desiderio di sollevare il velo ».

E’ giunta l’ora di sollevare il capo, è giunta l’ora di sollevare la copertina di un colore verdemare, creata con le gocce armoniche da una sua carissima amica, musicista e compositrice, Charlotte Hug, dal titolo Partiture sott’acqua“.

Sul frontespizio appaiono due giraffe,  forse stupite nello ritrovarsi scritto sul retro della pagina Contrappunto Agenzia Letteraria Europea e, subito sotto, Natascia Pane editor.
In prima pagina Daniela Lojarro IL SUONO SACRO DI ARJIAM e la casa editrice EdiGio’ di Pavia. Il logo è un cerchio che racchiude un’altro cerchio. I caratteri tipografici, che scandiscono il ritmo dell'interno del libro, sono meravigliosamente scelti e richiamano la rotondità dell'opera.


Nel PROLOGO dal titolo "La maschera” il libro viene alla luce con un primo fragile vagito che è, al tempo stesso, dipinto nel riflesso di toni gialli e arancioni con sfumature tendenti al rosso carminio.

... per gentile ok di uno dei miei gatti © miao | Trecco Design
               


«L’estate volgeva al termine, ma il sole dardeggiava ancora su Tuhtmaar, la capitale del regno di Arjiam.»

Così inizia il libro e qui termina la recensione. Punto e a capo.


puntini ... puntini ... Scritto il 23.10.2010 in una notte di Luna Piena, per una cara amica e impaginato con le possibilità grafiche di Facebook di questo periodo. Tutte le foto sono scattate nella mia  casa di Mainz gli ultimi giorni di ottobre. Il libro mi è arrivato per posta dalla Svizzera il 25 Settembre 2010 e io ho aperto il pacco postale alle 12.

Pubblico questa recensione per la prima volta su Facebook il giorno 1.11.2010 come regalo per una grande amica e auguro con questo gesto al suo libro di poter raggiungere molte altre anime sapendo che con questo libro l’Armonia si diffonderà e l’eco del silenzio nel leggerlo ne sarà suo ambasciatore.

Come una grande poetessa Alda Merini ha raggiunto la mia di anima, proprio oggi al 1° anniversario della sua morte, io Miriam Trecco sono triste che una Grande Dame della poesia sia scomparsa, ma altrettanto felice di aver scritto una recensione per l’opera di una Madame del canto, del suono e della prosa: la mia carissima amica Daniela Lojarro.
Oggi mi sento un ape operaia che ha ancora molto da fare, da scrivere e da dipingere, perchè mi sento figlia di un Ape Regina come lo è stata e continua ad essere per me Alda Merini e sotto le ali protettrici di quest’ape furibonda auguro a questo libro di «volare » .


 © Trecco Design. pubblicata su Facebook l' 1.11.2010 da Miriam Trecco. Alcuni diritti riservati.

Nota:  testo, foto, illustrazioni e dipinti, tutti i diritti riservati. Gradita è  la condivisione.
- con la citazione del mio nome e ovviamente dell'autrice del libro Daniela Lojarro - 




giovedì 1 marzo 2012

✿ Jamaica Feeling ✿



Oggi festeggia i suoi 85 anni Harry Belafonte. Due parole e una canzone in due versioni, una del 1963 by The Brothers Four e l'interpretazione in bianco e nero  originale di Jamaica Farewell da parte del fantastico e mitico artista. Buon Compleanno Harry!

Frame storyboard Davidoff-Coolwater © Trecco Design. Tutti i diritti riservati.







Thanks for the music & Mir · ci !